Negli ultimi anni, la ricerca sulla tipografia e la sua influenza sulla facilità di lettura ha guadagnato sempre più risonanza. Presso Capito Digital, abbiamo condotto uno studio esaustivo per rispondere a una domanda cruciale: quale carattere contribuisce alla leggibilità e comprensibilità di un testo, specialmente quando si tratta di "Linguaggio Semplice"?
Metodologia dello Studio
Lo studio si è concentrato sui lettori con difficoltà di apprendimento, valutando la velocità di lettura e documentando gli errori durante la lettura ad alta voce. Cinque font comuni sono stati selezionati per l'analisi: Arial, Thesis TheMix, Thesis TheSan, Thesis TheSerif, e TheAntiquaB.
Dimensione del Carattere e Facilità di Lettura
Contrariamente alle raccomandazioni comuni per il "Linguaggio Semplice", la dimensione del carattere di 14 pt non è risultata sempre la migliore. Lo studio ha rivelato che dimensioni più piccole possono essere lette più velocemente e meglio in alcune situazioni, mentre per i prodotti stampati in formato A5, il range ottimale è risultato essere tra 12 e 12.5 pt.
La Sorprendente Verità sul Carattere "Arial"
Una delle conclusioni più sorprendenti dello studio è stata la scarsa leggibilità del carattere "Arial". Nonostante le raccomandazioni comuni, circa l'80% degli altri font è stato letto più velocemente rispetto ad Arial. Inoltre, la convinzione che i font senza grazie siano più leggibili è stata smentita: i font con grazie hanno dimostrato di essere letti leggermente più velocemente rispetto a quelli senza.
Principi Universali per la Leggibilità
Il risultato chiave dello studio è che i principi di leggibilità sono applicabili sia alle persone con difficoltà di apprendimento che a coloro senza tali difficoltà. Non esiste un carattere e una dimensione universali che siano leggibili per tutti. Sia i font con grazie che senza possono essere adatti, purché soddisfino i criteri di leggibilità secondo la normativa DIN 1450.
Scegliere il Carattere Giusto per il Contesto
Lo studio sottolinea l'importanza di scegliere il carattere in base al contesto. Ad esempio, se un'azienda pubblica un testo in linguaggio semplice, può utilizzare il carattere scelto per il design aziendale, a condizione che soddisfi i criteri di leggibilità. Questa scelta consapevole del carattere può contribuire a classificare i testi più rapidamente e favorire la comprensione.
Conclusione
In conclusione, la ricerca di Capito Digital ha portato a importanti riflessioni sulla leggibilità dei caratteri. Contrariamente alle convinzioni comuni, non esiste una risposta universale al dilemma del carattere perfetto. La scelta del carattere giusto dipende dal contesto e dai criteri di leggibilità, e la nostra ricerca fornisce una guida preziosa per chi desidera comunicare in modo chiaro ed efficace attraverso il linguaggio scritto.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti, consulta lo studio completo .